PARETE EST DI CIMA BRENTONI – PRIMA DISCESA CON GLI SCI
Posted by Paolo Michielini at Dicembre 8th, 2015
Cima Brentoni – Parete Sud/est – Canale di sinistra La piana di Casera Razzo è uno di quei luoghi che fin da bambino hanno preso posto nella mia memoria, prima per i racconti di mio padre e delle sue esercitazioni da militare nel poligono di tiro adiacente la Malga, poi per le mie uscite su roccia e sci negli anni a seguire. Per chi sale come mè da Laggio di Cadore lungo la strada a stretti tornanti e vedersi aprire questo luogo incantato non può non aprirti il cuore prima che lo sguardo, è un punto di confine tra Carnia e Cadore che lascia ampio spazio all'orizzonte, anche se le sue montagne poco conosciute hanno tutto il fascino che si confà alle cime dolomitiche ben più note. Relaziono questa discesa con gli sci molto sommessamente, perchè mi riesce difficile pensare ad una prima di questo canale in quanto è ben visibile dalla piana di Casera Razzo e con il fior fiore di sci alpinisti estremi che la nostra zona offre, la indico come tale ma con il beneficio del dubbio. La relazione estiva parla di un dislivello di circa 450 metri con passaggi fino al 2° e un tratto di 4+ che ad inizio stagione può essere coperto dalla neve, beh non resta che andare a vedere allora... Undici marzo 2015 – è ancora inverno per il calendario e il canale è ben innevato e fa abbastanza freddo. Parto sci ai piedi dal parcheggio e con il solito e monotono saliscendi arrivo alla sella che divide la parete sud da quella sud\est, un traverso in leggera salita mi porta all'imbocco del canale che risalgo fino a dove un masso ostruisce la salita. Tolti gli sci metto i ramponi, fuori anche le picche perchè nei primi metri una piccola colata di ghiaccio è il modo più semplice per superare il masso, poi un ampio pendio mi porta dopo un centinaio di metri ad un secondo passaggio obbligato tra roccette miste a ghiaccio; da questo punto il canale fa uno scarto a sinistra e mantiene la sua dirittura fino alla forcella tra la cima ovest e la cima centrale. Circa a metà si trova un altro salto di circa 6\7 metri completamente ghiacciato con pendenza intorno ai 60°, poi il canale và via via restringendosi con pendenze intorno ai 50° fino a ridursi ad un budello a 60° circa largo più o meno un metro e lungo una decina, questo dovrebbe essere anche il punto dove la relazione parla di “ 5 metri di 4+”, quindi si riallarga ad imbuto fino e sbucare in forcella dopo una ventina di metri. Da qui è possibile salire alla cima occidentale per cresta in pochi minuti. Oggi però non è giornata, sia per la neve dura e la testa che ha già dato decido di non mettere gli sci e ridiscendo quasi tutto il canale a piedi ripensando già alla prossima occasione. Quindici Aprile 2015 - Oggi le condizioni sono molto cambiate un caldo primaverile ha cotto ben bene la neve e mi sento molto più tranquillo, lo risalgo tutto nuovamente e in un paio d'ore sono di nuovo in forcella, metto gli sci per una ventina di metri per poi toglierli e rimetterli poco dopo il budello, inizio la discesa riuscendo a scendere fin dove le rocce affioranti mi consigliano di rimetterli nello zaino per una quindicina di metri, poi giù fino al masso che ostruisce il canale, altro cava e metti e finalmente posso curvare liberamente fino alla sella che mi ripaga del panorama verso l'Antelao, il Pelmo, la Civetta e il Cridola da un lato, il Tudaio di Razzo, il Bivera, la Terza Grande, la Cresta Val d'Inferno e le montagne della Carnia dall'altro.





Category: Outdoor
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